Siamo partiti perchè...
27/08/2016
Siamo in viaggio verso casa.
Alla fine di questa magnifica esperienza però, dobbiamo rispondere a delle domande che ci sorgono spontanee...ma soprattutto dobbiamo rispondere alla domanda per eccellenza: perché siamo partiti?
Forse perché il mondo così ci stava un po' scomodo; forse perché sognavamo di aprire gli occhi su altre realtà. Cosa significava partire per Haiti?
Lasciare una quotidianità che ha forse comodità, forse certezze e non sapere cosa si sarebbe trovato. Guardare avanti, mettersi in gioco, scommettere su noi stessi. Sognare in grande e non permettersi di rimanere con i piedi nella "bambagia". E se non avessimo fatto questa scelta? Se non fossimo partiti? Riflettiamo su queste cose durante quello che sarà il nostro ultimo viaggio in pick-up e le strade polverose si allontano dietro di noi. Noi torneremo in Italia e questa realtà continuerà ad andare avanti nel suo tran-tran quotidiano, sognando forse un futuro diverso mentre si cerca il modo più dignitoso per tirare sera. Ci chiediamo allora, cosa abbiamo lasciato? Ripensiamo ai sorrisi dei bambini di prima mattina, agli occhi pieni di gioia nel vedere un pallone, agli abbracci infiniti, ai canti festosi. Non ti adagiare, Haiti, e continua a mostrare lo spirito che abbiamo visto in queste 3 settimane. Mostra anche dopo la nostra partenza, la grinta per rialzarsi, la voglia di fare, il desiderio di vivere un paese migliore soprattutto per i più piccoli.
Poi però riflettiamo meglio...
La domanda più giusta è: cosa abbiamo ricevuto? Tanto. Veramente tanto. Perché si parte con la "presunzione" di portare qualcosa e si torna a casa con la consapevolezza di averci guadagnato 100 volte di più. Perché siamo partiti con l'idea di "insegnare" a fare sport, ma siamo noi probabilmente ad aver imparato a vivere, a sorridere, a rialzarci.
E allora solo GRAZIE HAITI per questa lezione di vita che porteremo come una ricarica di gioia nel cuore e che ci permetterà di affrontare la nostra quotidianità con quel qualcosa in più, che darà sapore ad ogni cosa.
E permetteteci di citare un'altra volontari di CSI per il mondo: "Questa esperienza è stata una figata pazzesca!" Giulia Stefanelli- missione Brasile 2016), perché non importa dove si va, basta portare un pallone, e si vince sempre!