Formazione 27 - 28 maggio: siamo pronti!
30/05/2017
Manca un mese esatto alla prima missione: Repubblica Democratica del Congo, Bukavu.
I pensieri corrono veloci, l’attesa cresce di giorno in giorno, così come la voglia di essere già là, in mezzo a chissà quanti bambini impazziti che rincorrono un pallone.
Per chi è già partito, bastano i ricordi a far venire i brividi e far spuntare un rassicurante sorriso.
Abbiamo salutato i volontari domenica, dopo l’ultima formazione: ennesimo appuntamento in preparazione alle missioni. Li abbiamo visti carichi, prontissimi a ciò che li aspetta, con gli occhi pieni di quella luce che in missione fa affrontare ogni giorno con lo spirito giusto e la consapevolezza che non sarà facile, ma che ogni persona incontrata sarà un tesoro prezioso da custodire e non sprecare e ogni difficoltà una sfida da superare tutti insieme e un bagaglio da portare a casa per la vita.
Congo, poi Camerun, Albania e Haiti: partiranno in 30 quest’estate, provenienti da tutti Italia.
Li abbiamo conosciuti nei tre moduli dedicati alla formazione, assolutamente obbligatoria, che si è svolta a partire da febbraio ed è terminata lo scorso fine settimana. Ad ospitarci, l’oratorio di Oreno di Vimercate, in Brianza, ormai “fidelizzato” , con tutta la sua comunità, al nostro progetto. Tre appuntamenti pesanti, da cui partire per arrivare a mettersi in gioco completamente in missione e per creare una base solida capace di non lasciar affogare nessuno nei momenti difficili: un buon gruppo.
Obiettivo raggiunto, tanto che il dispiacere di tutti è di non poter partire con ognuno dei volontari conosciuti durante la formazione. Ma già si pensa ad organizzare una reunion a settembre, nella quale raccontarsi e condividere le singole esperienze estive. In mezzo però c’è il cuore di tutto, ci sono le missioni vere, che ormai aspettiamo con ansia.
Ognuno di loro ha una sua motivazione che lo ha spinto a decidere di partire, forse con un po’ di titubanza per qualcuno all’inizio che si è trasformata semplicemente in certezza in pochissimo tempo. Quello che li accomuna tutti è la passione per lo sport e uno spirito di servizio che fa attraversare oceani e catapultarsi in continenti e culture diverse.
Cosa si aspetta il Csi dai volontari? Sicuramente non solo di essere dei buoni allenatori…
E allora, cosa esattamente vogliamo da questi ragazzi? Vogliamo che siano il nostro futuro, uomini e donne con dei valori, prima di tutto, che vivano l’esperienza della missione nel modo giusto, con uno spirito di servizio e un vissuto importante da regalare alle loro comunità una volta tornati a casa. Vogliamo che guardino a quei bambini e agli animatori che conosceranno nelle tre settimane lontani da casa, come a delle persone prima di tutto e che siano amici, insegnanti, educatori, esempi…ma che siano soprattutto capaci di imparare con umiltà ogni giorno ascoltando e vivendo nel mondo di altri.
Insomma, vogliamo giovani assetati di vita vera!
E allora…siamo pronti, sono pronti: partiamo!
