Le Olimpiadi in Carcere - CSI per il Mondo
28/07/2018
Il Corriere della Sera ha dedicato questo articolo alle Olimpiadi che CSI per il Mondo ha svolto nelle carceri camerunensi.
Là, dove i diritti sono negati, lo sport riesce a far vivere giornate di gioco e felicità ai detenuti che hanno ormai perso la speranza di una vita "normale". Esperienza forte e indelebile per i nostri volontari che sono usciti colpiti e rafforzati da questa attività realmente "ai confini del mondo".
Continua la missione in Camerun per altri 9 giorni, con il cuore gonfio di emozioni e un pallone tra i pedi...per continuare a portare lo sport nelle periferie del mondo.
"Carcere di Dschang.
Piove e c’è vento, ma non è solo per il freddo che abbiamo la pelle d’oca.
Il minuscolo cortile è gremito di detenuti che cantano e ballano.
Tra una finale e l’altra entriamo in gioco noi: balliamo insieme al centro di un cerchio affollato di uomini.
Continua a piovere e a far freddo, ma la pelle d’oca se n’è andata.
Niente riscalda come un cuore pieno della bellezza degli sguardi di chi vuole ricominciare a vivere." - Nicola Brunelli
Dal discorso di ringraziamento alla chiusura delle Olimpiadi nel carcere di Bafang:
“Siamo tutti figli di un sogno.
Ricordatevi che nello sport si può sbagliare così come nella vita.
Ma se, con una buona partita, diventa possibile risollevarsi dagli errori, allo stesso modo si può recuperare nella vita!
Continuate a sognare!” - Valentina Piazza